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Legge 19 maggio 1975, n. 151 - Riforma del diritto di famiglia.

68337
Stato 45 occorrenze
  • 1975
  • LLI - Lingua legislativa Italiana
  • diritto
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Legge 19 maggio 1975, n. 151 - Riforma del diritto di famiglia.

durante il matrimonio il figlio nato quando sono trascorsi centottanta giorni dalla celebrazione del matrimonio e non sono ancora trascorsi trecento

Legge 19 maggio 1975, n. 151 - Riforma del diritto di famiglia.

L'articolo 330 del codice civile è sostituito dal seguente: « Art. 330 - Decadenza dalla potestà sui figli. - Il giudice può pronunziare la decadenza

Legge 19 maggio 1975, n. 151 - Riforma del diritto di famiglia.

legale della famiglia, in mancanza di diversa convenzione stipulata a norma dell'articolo 162, è costituito dalla comunione dei beni regolata dalla sezione

Legge 19 maggio 1975, n. 151 - Riforma del diritto di famiglia.

L'azione della madre deve riguardare i figli minori d'età ed essere proposta entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge

Legge 19 maggio 1975, n. 151 - Riforma del diritto di famiglia.

Dalla stessa data il curatore del nascituro cessa di diritto dal suo ufficio.

Legge 19 maggio 1975, n. 151 - Riforma del diritto di famiglia.

eredi possono provare che il figlio, nato dopo i trecento giorni dall'annullamento, dallo scioglimento o dalla cessazione degli effetti civili del

Legge 19 maggio 1975, n. 151 - Riforma del diritto di famiglia.

L'articolo 146 del codice civile è sostituito dal seguente: « Art. 146 - Allontanamento dalla residenza familiare. - Il diritto all'assistenza morale

Legge 19 maggio 1975, n. 151 - Riforma del diritto di famiglia.

del presunto padre o della madre, i discendenti e gli ascendenti; il nuovo termine decorre dalla morte del presunto padre o della madre, o dalla nascita

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La rubrica del titolo IX del libro I del codice civile è sostituita dalla seguente: Della potestà dei genitori.

Legge 19 maggio 1975, n. 151 - Riforma del diritto di famiglia.

L'intitolazione del titolo XI del libro I del codice civile è sostituita dalla seguente: Dell'affiliazione e dell'affidamento.

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dei coniugi e negli altri casi previsti dalla legge. Gli effetti civili del matrimonio celebrato con rito religioso, ai sensi dell'articolo 82 o

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L'intitolazione della sezione IV del capo VI del titolo VI del libro I del codice civile è sostituita dalla seguente: Della comunione convenzionale.

Legge 19 maggio 1975, n. 151 - Riforma del diritto di famiglia.

L'intitolazione della sezione I del capo II del titolo VII del libro I del codice civile è sostituita dalla seguente: Della filiazione naturale.

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L'intitolazione della sezione III del capo VI del titolo VI del libro I del codice civile è sostituita dalla seguente: Della comunione legale

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L'intitolazione del capo II del titolo VII del libro I del codice civile è sostituita dalla seguente: Della filiazione naturale e della

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L'intitolazione della sezione II del capo VI del titolo VI del libro I del codice civile è sostituita dalla seguente: Del fondo patrimoniale

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L'intitolazione della sezione V del capo VI del titolo VI del libro I del codice civile è sostituita dalla seguente: Del regime di separazione dei

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trenta giorni dalla data del matrimonio o dalla data dell'atto pubblico di modifica delle convenzioni, ovvero di quella dell'omologazione del caso

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doveri previsti dalla legge per effetto del matrimonio ».

Legge 19 maggio 1975, n. 151 - Riforma del diritto di famiglia.

L'azione del padre è proponibile se a tale data non sia decorso il termine stabilito dalla legge predetta, il quale è prorogato della metà se, alla

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Dalla stessa data non possono essere proseguiti procedimenti per la legittimazione per decreto del Capo dello Stato, ma della presentazione della

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siano trascorsi centottanta giorni dalla celebrazione del matrimonio è reputato legittimo se uno dei coniugi, o il figlio stesso, non ne disconoscono

Legge 19 maggio 1975, n. 151 - Riforma del diritto di famiglia.

decorso un anno dalla celebrazione del matrimonio ovvero nel caso in cui i contraenti abbiano convissuto come coniugi successivamente alla celebrazione

Legge 19 maggio 1975, n. 151 - Riforma del diritto di famiglia.

dalla comunione tra i coniugi, gli atti e i provvedimenti di scioglimento della comunione, gli atti di acquisto di beni personali a norma delle lettere c

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può essere promossa dai discendenti legittimi, legittimati o naturali riconosciuti, entro due anni dalla morte. L'azione promossa dal figlio, se egli

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Le famiglie già costituite alla data di entrata in vigore della presente legge, decorso il termine di due anni dalla detta data, sono assoggettate al

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nell'articolo 2683. L'azione può essere proposta dal coniuge il cui consenso era necessario entro un anno dalla data in cui ha avuto conoscenza dell'atto

Legge 19 maggio 1975, n. 151 - Riforma del diritto di famiglia.

applica altresì la disposizione del secondo comma dell'articolo 540. Egli è però escluso dalla successione, quando la persona della cui eredità si

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, il giudice, secondo le circostanze può adottare i provvedimenti convenienti e può anche disporre l'allontanamento di lui dalla residenza familiare

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. - La legittimazione per provvedimento del giudice produce gli stessi effetti della legittimazione per susseguente matrimonio, ma soltanto dalla data del

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riguardo al genitore da cui fu fatto, salvo i casi previsti dalla legge. L'atto di riconoscimento di uno solo dei genitori non può contenere indicazioni

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verificano, anche indipendentemente dalla volontà di uno o di entrambi i coniugi, fatti tali da rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza o da

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essere data con ogni mezzo. La maternità è dimostrata provando la identità di colui che si pretende essere figlio e di colui che fu partorito dalla donna

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celebrato per la sopravvenuta morte del mandante. Quando i figli non sono stati riconosciuti, per domandarne la legittimazione è necessario che dalla procura

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matrimonio. Può essere impugnato, dopo revocata l'interdizione, anche dalla persona che era interdetta. L'azione non può essere proposta se, dopo

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dell'articolo 84, oppure risultante dalla richiesta della pubblicazione, obbliga il promittente che senza giusto motivo ricusi di eseguirla a risarcire il danno

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legittimazione. Il pubblico ministero e la parte possono, entro venti giorni dalla comunicazione, proporre reclamo alla corte d'appello. Questa, richiamati gli

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termine perentorio di dieci giorni dalla comunicazione. La corte d'appello decide con ordinanza non impugnabile, emessa in camera di consiglio. Il decreto

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non dopo trecento giorni dallo scioglimento, dall'annullamento o dalla cessazione degli effetti civili del precedente matrimonio, eccettuato il caso

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previsti dall'articolo 254, dal padre e dalla madre, anche se già uniti in matrimonio con altra persona all'epoca del concepimento. Il riconoscimento può

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essere esercitata anche dalla madre o dal figlio che ha raggiunto la maggiore età in tutti i casi in cui può essere esercitata dal padre ».

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paternità da parte della madre deve essere proposta nel termine di sei mesi dalla nascita del figlio. Il marito può disconoscere il figlio nel termine

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di venti giorni dalla notifica. L'opposizione è regolata dalle norme relative all'opposizione al decreto di ingiunzione, in quanto applicabili. Le

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dopo un anno dalla celebrazione. La disposizione del primo comma del presente articolo si applica anche nel caso di nullità del matrimonio previsto

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. L'acquisto di beni immobili, o di beni mobili elencati nell'articolo 2683, effettuato dopo il matrimonio, è escluso dalla comunione, ai sensi delle lettere c

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